C’è uno spazio nell’anima del malato inguaribile, ove a nessuno è permesso entrare: qui c’è il dolore ,la solitudine, la tristezza di dover lasciare la vita e i propri cari, la collera, la rassegnazione.
E’ uno spazio privilegiato che desidera accoglienza, ascolto, silenzio a volte, tenerezza.
Qui noi volontari “ stiamo” e ci prendiamo cura…
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