Nel Medioevo, come nel Rinascimento, lo zafferano fu molto adoperato per arricchire ed aromatizzare i piatti di carne, di pesce e di cacciagione che i grandi cuochi delle corti papali e principesche preparavano per gli sfarzosi banchetti dei loro signori e dei loro commensali. Il nome zafferano deriva in effetti dall’arabo za῾farān che a sua volta deriva dal persiano zaâfara, il termine che indica il croco. Nel medioevo lo zafferano, oltre che come spezia, era ampiamente utilizzato come medicinale, specie durante le periodiche pestilenze del periodo. Venezia fu fulcro del traffico della spezia tra oriente e occidente, mentre importanti centri di produzione continentale furono Basilea e Norimberga.