Il 29 maggio è stato l’ultimo incontro del gruppo di auto mutuo aiuto “Risalire insieme”, prima della pausa estiva. É stato più emozionante del solito, e questo accade quando alcuni di loro concludono il percorso, e questa volta erano in tre. Vuol dire che sono pronti a camminare da soli . Certo il dolore dell’assenza non andrà via, ma hanno imparato a gestirlo, sono stati aiutati a trovare le proprie risorse per riprendere il mano la propria vita e a fare progetti in nome di chi non c’è più. Li abbiamo festeggiati e la “farfalla” che abbiamo dato loro in dono è il simbolo che accompagna sempre chi va via . Il metodo che usiamo per aiutarli ad esprimere il loro dolore è quello della narrazione guidata dell’associazione Maria Bianchi, quindi solo attraverso le loro parole racconterò il beneficio che hanno avuto da questo percorso.

Ho chiesto ad ognuno di scrivere qualcosa su questo. Queste sono alcune delle loro riflessioni:

“Ho scoperto un’ infinità di cose frequentando gli incontri, una delle tante è che il dolore non può essere giudicato né quantificato ma riconosciuto, accettato , vissuto e… ultimo non per importanza, lasciato andare… non lo si può cancellare ne’ nascondere, questo è stato uno dei più grandi insegnamenti di vita.” (G.)

“Parlare di mio marito, aprendo il mio cuore la prima volta a delle persone che mi hanno ascoltato senza conoscermi e senza giudizio, è stata una liberazione da tutte le sofferenze che avevo passato.

Mi sono sentita libera e amata. Piano piano ho preso coscienza del mio valore”.(L.)

“Certamente il gruppo è stato ed è tuttora per me un riferimento per la mia emotività e la mia struggente nostalgia. 

Mi permette di riflettere sul mio dire addio, sul lasciare andare,sulla fortuna che ho avuto ad avere avuto accanto persone speciali che mi hanno reso migliore. Anche piangere liberamente nel gruppo è per me un’esperienza di arricchimento e mi sta aiutando a rasserenarmi dentro.”

(G.)

Si ringrazia Graziella Gracegold Lombardo per le farfalle donate, grazie per il tuo costante affetto.

Condividi l'articolo su: