Il 1° maggio, festa dei lavoratori, sono stati insigniti della Stella al Merito del Lavoro a Catanzaro dal Prefetto Antonio Repucci, con decreto del Presidente della Repubblica, 26 calabresi tra cui il nostro collega Antonino Sgrò.
La Stella al merito del lavoro è una decorazione della Repubblica italiana le cui origini risalgono al Regio decreto 1 maggio 1898, quando il re Umberto I istituì una decorazione del merito agrario ed industriale per gli imprenditori agricoli ed industriali e una medaglia d’onore per i loro dipendenti. Con il R.D. 30 dicembre1923, n. 3167, venne istituita per i lavoratori la Stella al merito del lavoro.
Viene conferita ogni anno per un massimo di 1000 onorificenze con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministro del lavoro a cittadini italiani, lavoratori dipendenti, che si sono distinti per singolari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale.
La decorazione comporta il titolo di Maestro del lavoro.
Al nostro amico e collega Antonino Sgrò le più vive e sentite congratulazioni.
Cara Caterina,
è difficile, per noi volontari della “Compagnia delle Stelle”, dirti addio. Fino ad un attimo fa, con te abbiamo condiviso tutto. Girando tra le stanze dell’Hospice, portando sollievo ai nostri ammalati, sei riuscita a trasformare anche la morte in una grande storia. Ora, ci avvolge un senso di vuoto.
Abbiamo, però, la certezza, come diceva un grande personaggio, che “le grandi anime non muoiono mai, continuano a girare sempre attorno a noi”. Noi volontari che ti abbiamo conosciuta, che ti abbiamo ammirata, apprezzata, siamo qui per consegnare questo profondo segreto a tutti i tuoi familiari.
Fino a qualche giorno fa, durante la tua attività di volontaria in hospice, eri solita chiedere agli altri come stavano, se ci fosse bisogno di qualcosa, se tutto procedeva per il verso giusto. Con grande professionalità, sei stata sempre pronta a raccogliere i bisogni più profondi degli ammalati terminali della nostra struttura. Il sorriso era la tua arma migliore, segno della tua grande voglia di vivere.
Con grande coraggio, hai sempre sperato che la cosa più importante nella vita, fosse dare agli altri. Con grande generosità e spirito di sacrificio e, senza togliere nulla alla tua famiglia, hai trovato sempre minuti preziosi per tendere le tue mani verso la sofferenza. Abbiamo imparato molto da te, dal tuo non detto. Tu parlavi facendo.
Nella tua dimensione di solidarietà, sei stata sempre una straordinaria persona. Grande maestra di vita. A tutti hai insegnato la forza dell’amore, la virtù dell’umiltà e la grande forza della fede.
E’ un momento di dolore, questa mattina, ma ci conforta la Parola di Dio: “Le loro opere vi seguono”. Le tue opere, Caterina, ci seguiranno: l’amore che hai avuto per coloro che si trovano a percorrere l’ultimo e difficile viaggio della loro vita; la luce che hai irradiato con il tuo sorriso cercando di dare la giusta dignità ad ogni persona; la tua attività di volontaria, sempre seria ed intensa.
Oggi puoi involarti e spaziare disancorata alla ricerca di Dio. Quel Dio che ti attende a braccia aperte pronto a cingerti le spalle per iniziare con lui un nuovo cammino.
Noi che restiamo quaggiù, Caterina, ti auguriamo buon viaggio.
Oggi, abbiamo la certezza che, la sera, alzando gli occhi al cielo, vedremo una luce in più che illumina la grande via delle stelle.
I VOLONTARI DELLA COMPAGNIA DELLE STELLE
I ricordi di alcuni volontari
Il suo ultimo giorno di servizio in hospice.
” Venerdì 1° aprile la incontro in hospice. Un po’ stupita, perchè non era il suo turno usuale, le chiedo “E tu che fai qui oggi?” Lei ridendo come suo solito risponde “Sono venuta a lavorare con te perchè manca la tua collega, non mi vuoi?”. Siamo state insieme fino alle 12.45.
Mercoledì dopo Caterina muore con un infarto. Non so perchè, ma sono contenta di aver avuto l’occasione di svlgere l’ultimo suo servizio con lei.
Il caso viene per caso?
Un grazie di cuore a Te Caterina, per la tua dedizione, per l’esempio che hai dato a tutti noi. Grazie anche da parte di tutti gli ammalati che hai assistito con amore e con i quali ora ti sei ritrovata.”
Maria Votano
“Raccontavo, nel gruppo riunito, del perchè volessi essere volontaria. Raccontavo del mio papà, quando era stato male, e il groppone in gola mi si formava. Guardai una collega a destra, ma lei, turbata, abbassò gli occhi. Mi voltai allora a sinistra, verso di Te. Mi hai sorriso e stretto la mano.”
Grazie.
Luisa Corso