Gruppo AMA
Quale significato attribuite alla parola “elaborare”?
La domanda era necessaria per capire cosa ci si aspetta dal percorso, quando parliamo di elaborazione del lutto. Non diamo mai risposte ma facciamo domande .
La risposta è dipesa molto anche dal periodo in cui hanno cominciato: qualcuno, che lo ha appena intrapreso, ha risposto: per me significa “sopravvivere“.
Qualcun altro, pensando ad un lutto precedente e lontano, ha detto che ha equivalso ad -affrontare la quotidianità freneticamente, per avere la sensazione di vivere –
Per qualcun altro significa “analizzare”, per un altro imparare a vivere “senza”.
Le risposte servono a capire le aspettative, che mano a mano però si modificheranno, quando si inizierà a capire la dinamica del percorso, come funziona e gli obiettivi.
Siamo partiti dagli stati d’animo che fanno parte del lutto, dalla prospettiva iniziale del dolore. Cosa ne fa parte?
COME MI SENTO?
Ognuno di loro ha espresso un ingrediente di questo dolore: rabbia, rimpianto, solitudine, nostalgia, senso di abbandono, senso di colpa, tristezza, frustrazione, impotenza, rimorso… Alcuni coincidevano, altri no…
E poi che cosa ne faremo di tutto questo dolore?
Chi aiuta può limitarsi solo ad ascoltare i loro racconti, e ad approfondirli e fermarsi a limitare l’obiettivo solo ad uno sfogo che rechi un po’ di sollievo e spingere verso una ripresa esistenziale?
Forse non basta…
E se da questa prospettiva del DOLORE passassimo a quella dell’ AMORE?
E se lavorassimo per rispondere a quella domanda che ci preme di più e che è l’obiettivo della NARRAZIONE GUIDATA, metodo di cui ci serviamo?
Questa è:
AMORE MIO (madre , padre, moglie, marito, figlio, figlia mia…), CHE NON CI SEI PIÙ, COME POSSO CONTINUARE AD AMARTI?
COSA POSSO FARE PER MANTENERE VIVO IL TUO RICORDO ?