Ieri 31 Marzo 2023, presso la sede de La Compagnia delle Stelle, si è svolto un incontro sull’eutanasia condotto da Giuseppe Russo.
Composta da εὖ «bene» e da ϑάνατος «morte», eutanasia significa letteralmente “buona morte”. A partire da questa definizione sono state condotte una serie di riflessioni che ci hanno messo di fronte ai punti più fragili della umana esistenza.
Un argomento di costante attualità che nel nostro paese cerca nuovi riconoscimenti che non soddisfano certamente la profonda richiesta di aiuto di colui che soffre. Nulla può sostituirsi ad un servizio di cura olistica rivolto al sofferente ed ai suoi familiari, servizio come quello offerto dai volontari nel campo delle cure palliative.
È stata un occasione per approfondire il significato di parole ed azioni che fanno ormai parte del mondo del “fine vita”. Termini come Accanimento o abbandono terapeutico, terapia del dolore e sedazione palliativa profonda, eutanasia attiva o passiva e suicidio medicalmente assistito, consenso informato e diritto dell’ammalato, etc.
La situazione legislativa nel nostro Stato attualmente in vigore non consente al medico di mettere a disposizione del paziente trattamenti diretti, non già ad eliminare le sue sofferenze, ma a determinarne la morte.
Le leggi in vigore promuovono l’eliminazione delle sofferenze e del dolore! Inevitabilmente la coscienza di ognuno è stata toccata da queste tematiche con diverse reazioni soggettive ed individuali, ma si concorda all’unanimità, che la necessaria offerta effettiva di cure palliative e di terapia del dolore, che ancora oggi si scontra con molti ostacoli e difficoltà, specie nella disomogeneità territoriale dell’offerta del Sistema Sanitario Nazionale, e nella mancanza di una formazione specifica nell’ambito delle professioni sanitarie, dovrebbe rappresentare invece, una priorità assoluta per le politiche della sanità!
Metti insieme una sera un gruppo di donne, e aspettati meraviglie: vedrai il loro coraggio farsi strada tra il dolore dei loro racconti, la voglia di combattere la “bestia”, (così chiamano la loro malattia), il desiderio così forte di non mollare mai e di prendersi cura di sè stesse.
Tutto tace poi di fronte al recitare di una poesia, è un invito da spedire al domani, e poi interviene un uomo, che è una vera scommessa, non ha paura neanche lui di mettersi a nudo, anche lui si è preso cura, la sua lei non c’è più, lui avrebbe potuto soccombere, ma ha ancora addosso la dolcezza di lei, la sua forza, che non lo lascia mai.
E poi una specie di gioco per recuperare gli ingredienti del prendersi cura, ognuno dice il suo segreto, la gentilezza, l’attenzione, lo sguardo, il cibo… e tanti ancora. Si parla di prevenzione, di attività fisica, osteopatia, relazione medico-paziente, ascolto, mondi che si incontrano, e cercano di comprendersi , bellezza , estetica, immagine , cura di sé, bisogno di piacersi e non trascurarsi, la creatività come strumento per prendersi cura di se, il cibo come attenzione all’altro e ai suoi bisogni.
Insomma la cura l’ha fatta da padrona ieri sera, era dappertutto, nei dettagli, nella scelta delle poesie a cura di Mariagrazia Manti, nelle testimonianze dei volontari, nei gadget creati appositamente nel laboratorio creativo, nei dolci di Maria Grazia Reale volontari, negli interventi appropriati ed efficaci dei professionisti intervenuti, la Dr.ssa Paola Serrano’, la Dr.ssa Elisa Zumbo, il Dr. Antonio Pulitano’, la Dr.ssa Desiree Cannizzaro,la d.ssa Francesca Cugliandro.
I biscotti e le mascherine dei volontari della Compagnia delle Stelle biscotti hanno allietato il Carnevale dei bambini del progetto “L’isola che c’è”
Il 14 febbraio 2023 è iniziato il corso “La Buona Comunicazione”, organizzato dalla Compagnia delle Stelle e tenuto dalla giornalista Francesca Cugliandro